Una piccola realtà , una cittadina di 600 anime che per la prima volta affrontava la massima serie regionale, cronaca di una fiaba calcistica che però non ha il classico “e vissero tutti felici e contenti”.
Da premettere che la squadra messinese, aveva la particolarità di avere un Presidente-allenatore, Biagio Tomasi che a quanto ci risulta e confermato anche da una recente intervista del capitano Santino Biondo ai colleghi di Messina Sportiva si sarebbe da mesi dileguato, venendo meno sia ai doveri di allenatore che di Presidente.
Come allenatore a quanto ci risulta non ha mai allenato la squadra in quanto la stessa è stata per quasi tutta la stagione affidata a Cono Lanza, un collaboratore tecnico, che quasi subito è diventato in tutto e per tutto l’allenatore della squadra, mentre Tomasi risultava essere presente solamente il giorno delle partite e in occasione di qualche intervista, perdendo così credibilità agli occhi dei calciatori.
Tra l’altro lo stesso Cono Lanza, doevva essere garantito economicamente dal buon Tomasi, ma a quanto pare non ha percepito neanche un euro di rimborso durante la stagione, che Lanza ha portato a termone solamente per rispetto dei calciatori e di alcuni dirigenti.
Le cose non sembrano essere andate meglio quando Tomasi svestiva i panni (quasi mai indossati) di allenatore per sedersi dietro la scrivania presidenziale, perché a quanto di nostra conoscenza lo stesso Tomasi non ha ottemperato al versamento della Sua quota, mettendo in grave difficoltà lil bilancio della società.
La situazione sembra essere stata risolta o quanto meno “rappezzata” dall’impegno straordinario del DS Federico Castrovinci che ha permesso alla squadra di terminare la stagione con lo storico risultato della salvezza.
Ad oggi il futuro del Rosmarino è in fase di valutazione d aparte della rimanete parte di dirigenza, che stanno studiando con quale fornula continuare, l’unica cosa che sembra certa che in caso di in nuovo eventuale progetto sportivo Biagio Tomasi non ne farà parte.
